lunedì 10 maggio 2010

Rogazione parte seconda – le uova

Cosa sono queste maledette uova della rogazione?

A parer mio una cosa magnifica!

Spiego.

Tutta la rogazione è una grande e immensa tradizione che si è evoluta con gli anni: ha cambiato motivazione (da pagana a religiosa, da benedizione a preservazione dai mali, …), ha aggiunto particolari, ha “detto” cose diverse.. ma sostanzialmente è restata sempre la stessa, e forse è proprio questa particolarità che la rende speciale per noi!

E altro punto fondamentale è come ad una tradizione ve se ne aggiungano altre, minori, ma che insieme servono a rendere la cosa più completa. Esempi? beh, piccole cose, come il fatto che ogni anno le stesse persone si trovino alla stessa ora, oppure che sempre nei stessi posti ci siano sempre gli stessi che distribuiscono dal latte per la colazione al vino per tirarsi un po’ su; oppure ancora al fatto che al Lazzaretto (il momento di ritrovo principale per la colazione) ogni famiglia abbia alla fine il suo posto, e lì sai chi troverai. Ma anche che in un qualche momento della giornata passerà un piccolo aereo giallo a sorvolare tutti quanti. Potrebbero sembrare piccole cose, è vero, ma l’insieme ne fa una più grande.

E a queste piccole “consuetudini” si aggiungono quelle più grandi, una delle quali è proprio L’UOVO DELLA ROGAZIONE.

Rogazione3a E’ tradizione prepararli il giorno prima del giro, sono uova soda decorate che poi, al giro, al Lazzaretto verranno distribuite. Attenzione però… c’è un criterio, è la ragazza che lo dona all’uomo, l’uomo può chiedere, ma non è detto che gli arrivi. E’ un simbolo di fecondità, di gioia, di amore (per questo simbolismo credo proprio che sia una tradizione molto vecchia) non per nulla il più bello o quello che si decora a mano lo si dovrebbe dare alla persona amata. Questo dono dell’uovo è una risposta al dono del cucco (donato dall’uomo invece a San Marco), e giusto per far faticare gli uomini ancora un po’ la schermaglia si risolve al pomeriggio quando l’uomo dovrebbe donare una coroncina di larice alla donna, per abbellirsi prima di tornare in paese.

Romantico vero? (peccato che ormai le coroncine è meglio farsele, ad aspettare l’uomo si rischia di aspettare a lungo :-P)

Ma torniamo all’argomento uovo! Come si fa a farlo?

Ogni famiglia ha la sua maniera, non per nulla nessuno viene uguale ad un altro. La questione di base è però l’utilizzo di sostanze naturali come erbe, fiori e frutta anche se ora si utilizza anche qualche altro materiale.

Io come le faccio?

Semplice, intanto bisogna disporre di uova (di gallina di base, ma anche ecco le uova di enryquelle bianche di oca fanno un bell’effetto, o le piccoline di quaglia sono ottime), poi meglio perdere un po’ di tempo a raccogliere delle erbe, trifogli, erba di campo, tarassaco (anche i fiori) e tutte quelle a foglia piccola che si trovano in questo periodo nei campi. Se si ha tempo sarebbe bene metterli a distendere e sotto pressa di un libro magari per una notte. Dopo volendo si può usare la carta velina (di vari colori) e del colorante naturale in polvere. Ah, dimenticavo, bisogna preparare delle pezzette di stoffa (straccio bianco) e del filo.

Come si fa… si prende l’uovo crudo e lo si bagna nell’acqua (ma lo si può anche spennellare con un po’ di albume) e ci si applicano sopra le erbe con le foglie ben distese e aderenti all’uovo, meglio non esagerare con la quantità, bastano due o tre, giusto per creare una sorta di disegno. A questo punto le si può rotolare in mezzo a pezzetti di carta velina (di vari colori tagliuzzata) stando attenti che non si stacchino le erbe, poi posizionare l’uovo sulla pezza bianca e a scelta aggiungere dell’altra carta  velina, dei fiori, delle bucce di cipolla (io uso la buccia delle cipolle rosse e di quelle gialle… sono ottime) e un po’ di colorante in polvere.

A questo punto avvolgere la pezza con tutto all’interno intorno all’uovo, e legare con uno spago in modo che resti chiusa… ma non troppo forte da rompere l’uovo.  Fatte tutte bisogna metterle in acqua fredda in una pentola e far bollire per una decina di minuti, in modo da cuocere le uova. Lasciar raffreddare l’acqua e recuperare le vostre creazioni (magari usando un guanto… quello viene utile per non colorarsi le mani)

Immag0046

 

Et voilà… Fatto!!

1 commento:

Convenor ha detto...

Vi prego di farmi il grande favore di aggiungere il nostro weblog umile dall'Irlanda alla vostra lista. www.catholicheritage.blogspot.com

Grazie

Convocatore
Associazione San Conleth d'Eredità cattolica