giovedì 19 maggio 2011

Produzione Propria

E anche quest’anno parte l’attività ortofrutticola di famiglia… o meglio solo orto, che di frutta ne abbiamo gran poca e per lo più spontanea.

Mille mila tipi di verdure mentre come frutta solo fragole e ribes, e prugne e lamponi, ma questi fortunatamente vengono da sè e Immag0468non ci accontentiamo di mangiarli.

 

Diciamo che mi sono sempre occupata un po’ dell’orto, da sempre, retaggio forse dell’aver passato innumerevoli e lunghe e splendide estati a casa della nonna ed averla sempre un po’ aiutata anche da piccola, ed essendo sempre gli stessi orti è diventata anche una questione affettiva e molto legata ai ricordi. Ebbene sì, GLI orti, sono addirittura due, e appezzamenti non da poco, ce n’è da fare… soprattutto quando mamma e papi Immag0471decidono che sono grande abbastanza e giovane lo stesso per fare i lavori di fatica…. tanto a me non fa mica male la schiena!!! Quando si dice farsi “aiutare” dai figli ^^ 

 

Con la fortuna del bel tempo di questo aprile i lavori sono iniziati decisamente in anticipo, ma solo ora siamo alle fasi principali di piantagione.

 

E ci si può anche lamentare della fatica quanto si vuole, ma quando si è lì, in mezzo alla natura, con il sole che bacia la pelle e il vento che ti rinfresca… sembra di essere in paradiso. Poi magari ne riparliamo la sera quando parte il male ai muscoli :P

intanto quest’anno ho deciso di andare di esperimenti e mi sono personalmente comprata e prenotata un piccolo pezzo di terra per un piccolo giardinetto di erbe aromatiche. Niente di grosso… una piantina di menta, una di maggiorana, basilico, rosmarino e salvia: le principali, poi vedi che piattini che ti cucino quest’estate. ^^

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Altro esperimento annuale è stata la serra. Niente di grande, solo una piccola struttura rudimentale con nylon e qualche asse. Però la salatina  che è nata, gnam che bontà, ce la stiamo giusto giusto divorando adesso, rucola compresa.

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Ah si… ho dimenticato di presentare le fragole. Siamo vicini alle prime direi, sono cariche di fiori e primi frutti… poi se qualcuno vuole fare un salto ad  assaggiare più che volentieri. Ci si serve direttamente dalla pianta, per poter così assaporare il frutto nel modo migliore: dal produttore al consumatore a Km 0, ancora calda di sole! Immag0490

Per ora mi sa che ho finito… ma quest’anno tengo aggiornata l’evoluzione ortofrutticola: il piccolo diario della contadina improvvisata!! eheheh

Ah, dimenticavo, non vi ho presentato uno dei protagonisti di questi giorni (nel senso che era sempre in mezzo alle scatole…. curiosa!!!!!)

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GUENDALINA LA GALLINA!

venerdì 15 aprile 2011

CU-CU’

E’ tempo di primavera, e così ogni mattina presto allungo le orecchie per sentire se finalmente il cuculo canta.

Perchè se canta il cuculo la primavera è finalmente iniziata e non dovrebbe più nevicare.

Oggi ha nevicato, poco, solo qualche fiocco misto a pioggia… ma sempre neve è; e pochi minuti fa mia mamma ha urlato:”Il cuculo!!!!” Finalmente la cucusnea.

Da tradizione secondo i nostri vecchi ( e i vecchi ne sanno, non si può negare) esistono le ultime due nevicate:

- Lodosnea (snea= neve, lodo= allodola ; dialettale) la neve dell’allodola, prima nevica e poi canta l’allodola e questa è una nevicata corposa, la penultima della stagione

- Cucusnea (cucu= cuculo) la neve del cuculo, l’ultima nevicata dell’anno, dopo canta il cuculo e si può dichiarare che è qui la primavera e non nevica più.

Evviva!!!! ^^

Ho trovato anche una breve filastrocca che non avevo mai sentito prima, molto carina, in tema:

 

“L'inverno se n'è andato,

la neve non c'è più,

sta ritornando maggio

al canto del cucù!!! CU-CU'!!”

martedì 15 febbraio 2011

Fuochi e Fiocchi

Estremo ritardo del post in questione.

Dovevo postarlo ancora quest’inverno e invece è ancora qui in fase di manutenzione… ma mi pare brutto non metterlo proprio. Quindi chiudete un occhio sulla data e gustatevi lo stesso il video, se vi va!

In tema invernale (e poi promesso che per un tot di mesi l’inverno non lo nomino più) anche quest’anno sono stati organizzati i Fiocchi di Luce, manifestazione piromusicale quest’anno a tema “150 anni d’Italia” . Tre serate di fuochi d’artificio a ritmo di musica… una meraviglia.

Peccato che ero al lavoro le prime due serata e la terza nel letto con l’influenza quindi la mia visione dei fuochi si è ridotta a dieci minuti dal tetto (però si vedevano bene), alla trasmissione in streaming sul sito della piroweb e ad un video girato per gentile concessione dal fratello… che in fondo in fondo mi vuole tanto bene ^^

 

sabato 11 dicembre 2010

11 dicembre – tempo di Avvento

Un rumore mi sveglia.

Qualcosa di indefinito… una specie di tonfo, o forse non è niente e stavo solo sognando, la cosa più probabile. In casa dormono tutti ma io non ho più sonno: è come se sentissi nell’aria qualcosa di diverso. Nulla di tangibile, solamente un’impressione.

Vado un attimo in salotto, guardo fuori dalla finestra ed ecco la sorpresa. Quello che sentivo era la neve.

Sta nevicando, e quando nevica il mondo diventa diverso. Tutto è più semplice, più pulito, più calmo: nessuno che corre, tutti che per almeno un attimo guardano il cielo con il nasImmag0218o all’insù e qualche fiocco di neve sul viso.

Vorrei vedere un mondo così più spesso fuori dalla finestra.

Sono tentata di aprirla ed uscire un attimo, a bearmi del silenzio del momento, del rumore della nevicata e del profumo della neve. Lo sentite? Quel profumo così fresco, così… così… così profumato che va condiviso, ma non può essere spiegato.

E’ notte, però le condizioni per una piccola avventura ci sono tutte.

clip_image002 Spalanco le imposte e all’improvviso una raffica di vento mi tira fuori e mi spinge distante… sopra i boschi imbiancati di fresco.

E continua a nevicare.

Una neve così soffice che ricopre ogni cosa, non un animale, un frullio d’ali, un raspare, niente.

Quando nevica è come se il mondo si fermasse.

Il cielo è di un bianco uniforme ed anche se è notte tutto è perfettamente illuminato dal quel bianco chiarore invernale.

Comincio a sentire un po’ freddo però, forse è il caso di tornare sui miei passi.clip_image002[4]

Ma a terra vedo delle impronte fresche. Forse qualcun altro ha avuto la mia stessa idea di un’avventura notturna.

Mi guardo intorno e provo a chiamare, ma non risponde nessuno. Tendo le orecchie per cercare di individuare qualche rumore, qualche scricchiolio…

Niente. Forse, se n’è già andato verso casa.. Però la curiosità non mi abbandona e decido di seguirle.

Il passo è un po’ faticoso nella neve alta, devo stare almeno un po’ attenta a non scivolare, altrimenti chi è che mi viene a prendere?

Dura poco il mio inseguimento, i passi portano verso il centro e lì si perdono nelle strade, oppure io non sono poi un così bravo segugio perché mi faccio distrarre da mille cose.

E dopo i silenzi e le luci quiete dei boschi, la sfavillante luminosità delle lucine Natalizie un po’ mi acceca.

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Non c’è nessuno in giro.

Il mondo è ancora e sempre più mio.

Ma… un attimo…

Una sagoma lì in fondo, nella casetta…

Dal comignolo esce un filino di fumo e non posso far altro che avvicinarmi e vedere chi c’è

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Babbo Natale.

E’ lui, esiste. Che stupidi gli adulti che vogliono farti credere che la magia in realtà è solo un’invenzione per bambini.

clip_image004Non lo voglio disturbare, non adesso. Ho ricevuto già adesso il regalo più grande… ho scoperto che credere è sufficiente! Non mi serve altro.

Sbadiglio, forse è davvero il caso di tornare nel letto, comincia anche ad albeggiare.

E come lo penso mi trovo alla finestra di casa, con passo leggero entro e mi infilo di nuovo nel lettone.

Forse è stato un volo vero, forse ho volato solo con la mente, chi lo sa, il mio cuore dice che era tutto vero, ed io sono contenta così!

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domenica 31 ottobre 2010

Happy Halloween!!



Un breve racconto per voi...



"Non aspettano altro.

Non vorrebbero che uscire e seminare il panico.
Aspettano questo periodo per tutto l'anno.
Ed è ora, quando il bosco si fa brullo e triste, quando le foglie cominciano a cadere e a scricchiolare a terra...
E' quando gli animali si nascondono nelle tane per nascondersi alla loro follia sanguinaria.
E' quando l'uomo è più vulnerabile.
Quando il vecchio faggio perderà tutte le foglie, succederà: quando l'ultima cadrà finalmente saranno liberi di girare nel mondo e creare scompiglio e portare disperazione e violenza.
I cani scappano davanti a loro e il fuoco non può distruggerli, non temono il fucile e le porte non possono fermarli
Tutto quello che incontrano sul loro cammino ha vita breve ma le loro vittime preferite sono i bambini che rapiscono dalla culla e che trascinano via con loro per farli crescere nella paura finchè non diventeranno spiriti sanguinari anch'essi.
Rabbia...
Violenza...
Le ultime foglie stanno per cadere
Niente può fermarli ormai.
Ecco, un colpo di vento.
Smaniano per uscire urtandosi e aggredendosi tra loro
Ma... un rumore...
Le foglie a terra scricchiolano... TOC
Uno scossone... TOC
Un altro... TOC
uno scricchiolio e un colpo... TOC
Un uomo con un'accetta... TOC
L'albero sta morendo TOC
e l'ultima foglia.... cadde!"


giovedì 21 ottobre 2010

Per le donne

Vorrei copiare qui una poesia postata nel gruppo de "Il giardino segreto" di anobii (perdono... non mi ricordo da parte di chi) che ho trovato veramente bellissima...
se avete un paio di minuti... leggetela!


" Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.

Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.


Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.


Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.


Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.

Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.



Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.


Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?


E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.


Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.


Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.


Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".


Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti..."
(Jack Frolla)

lunedì 13 settembre 2010

Book Test

1) Quale libro stai leggendo attualmente?
Alba d’inchiostro, ultimo della trilogia del Mondo d’Inchiostro
 

2) Perchè l'hai scelto?
Voglia di un buon mattonazzo… meglio se fantasy, e così termino la trilogia!

3) Ti piace farti consigliare libri dagli amici?
Direi di sì… e se hanno gusti simili ai miei ancora meglio.. così magari prestano qualcosa ^^

4) Lo scaffale che visiti per primo in libreria?
Una volta partivo dal fantasy (se esisteva) ora dal primo che trovo in libreria… il che vuol dire solitamente novità oppure classici

5) Il tuo libro preferito?
Ardua decisione… ce ne sono tantiiiiiiiiiii, vediamo, i primi che mi vengono in mente: Le nebbie di Avalon,  Harry Potter, Lo scarabeo vola al tramonto, ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc

6) Quello più brutto?
Il fu Mattia Pascal… e anche Notre Dame de Paris… brutti… diciamo che non li ho finiti (e sono rari quelli che non finisco)

7) L'ultimo libro che hai letto?
Quattro amiche ed un paio di jeans (avevo voglia di leggerezza ;) )


8) Quello che aspetta sullo scaffale da anni?
Guerra e Pace penso sia uno dei più longevi.. ma ce ne sono un bel po’ che sono lì in attesa

9) Quello che rileggeresti?
vedere il punto 5!!! ma sono un’avida rilettrice…

10) Quello che non hai compreso?
Non mi viene in mente niente al momento

11) Quello che hai lasciato a metà senza rimpianti?
Il fu Mattia Pascal… e più che a metà direi più verso l’inizio!

12) Quello che hai lasciato a metà a malincuore?
Al momento devo dire “I miserabili”, è a metà ma ancora sul mio comodino.. c’è ancora speranza… a malincuore perchè nonostante tutto vorrei davvero arrivare in fondo… ma è complicato

13)Quello con il miglior finale?
Ce ne sono troppi di belli (come tanti di brutti) l’ultimo veramente bello che ho letto direi che è “La tredicesima storia” ma anche “Il profumo” mentre quello più originale “La principessa sposa”

14)Quello più divertente?
”Guida galattica per autostoppisti”

15)Quello più triste?
Difficile che mi rattristo nel leggere…piuttosto un libro lo posso definire “nostalgico”… ma non ne leggo molti del genere, non mi viene in mente nulla

16)Quello più originale?
Che mi viene in mente ora “Coraline”, ma anche la saga di Kushiel della Carey ( “il dardo e la rosa”,…. )                                                       

17)Quello che più ti estrania dalla realtà?
Qualsiasi… quando leggo non ci sono per nessuno!

18) Quello che avresti voluto scrivere tu?
Giusto per essere ricca e famosa “Harry Potter”

19) Tre libri che vorresti leggere in futuro
Diciamo i tre che ho sul comodini come prossimi?

Zia Mame , La vita segreta delle api, Il figlio del cimitero


20) Tre autori che ti piacciono.
Clive Cussler, Marion Zimmer Bradley, Jane Austen 

21) Tre personaggi letterari tra i tuoi preferiti
Phedre di Il Dardo e la Rosa, Morgana de Le nebbie di Avalon, Gemma de Una grande e terribile bellezza


22) Tre libri che non avresti voluto leggere
direi che me ne viene in mente solo uno “IL giardino d’estate”, seguito di Il cavaliere d’inverno e Tatiana e Alexander: mi ha rovinato i libri precedenti


23) Tre autori che non ti piacciono.
Cesare Pavese
Pirandello
Victor Hugo


24) Tre personaggi letterari che detesti
La Umbridge di Harry Potter in primis, Bella di Twilight e seguiti e Nihal de IL mondo emerso

 

25) Il tuo racconto preferito?
IL figlio del cimitero (ne Il cimitero senza lapidi di Gaiman) ma in generale i racconti non mi piacciono

26) Il libro della tua infanzia?
Lo scarabeo vola al tramonto di Maria Gripe

27) Il primo libro da "adulto"?
Non saprei… forse proprio “Le nebbie di Avalon” che più che libro da adulto lo considero come libro importante


28) Un libro che hai comprato solo perchè ti piaceva il titolo?
La farfalla di pietra (ma poi anche il libro era carino)


29) Un libro che hai comprato perchè ti piaceva la copertina?
Tantissimi :P


30) Classici o Moderni?
moderni per lo più… ma mi sto dando ai classici da u po’ ora


31) Ottocento o Novecento?
tra i due sicuramente ottocento


32) Il più bel film tratto da un libro?
Memorie di una Geisha


33) Il primo libro che ti viene in mente?
IL cavaliere inesistente


34) Un libro che sei stato obbligato a leggere e non ti è piaciuto?
IL fu Mattia Pascal

 
35) Un libro che sei stato obbligato a leggere, ma ti è piaciuto?
Il visconte dimezzato


36) Il tuo genere preferito?
Fantasy per lo più… ma a parte i thriller per il resto leggo quasi di tutto

giovedì 9 settembre 2010

Avventura francese

In eterno ritardo come sempre… ma prima o poi arrivo!!

Oh meglio, stavolta sono stata brava, il post l’ho preparato abbastanza in tempo e in fretta, peccato però che ora di sistemarlo non ne avevo più voglia… e di pubblicarlo tanto meno!

Ok… è giunto il tempo ^^

 

L’idea era quella di fare un piccolo reportage… uhm… si… piccolo è una parola grossa, su quaderno ne sono uscite circa 13 pagine, sì, correlate di foto, ricordini e simili… ma 13 pagine sono sempre 13 pagine. Mi sa che qui bisognerà riassumere un po’!

Da dove partire però se non proprio dalla partenza? Anzi no.. direi da un po’ prima: l’arrivo dell’invito! L’inizio di tutti i problemi… no, l’inizio di tutti i preparativi e il montare dell’eccitazioni in maniera esponenziale verso la fatidica data! :D

Risposta affermativa all’invito, acquisto del regalo, prova e acquisto vestiti (trauma allo stato puro O_o, io a comprare vestiti che non siano jeans o felpe? La questione era chiudermi a forza in un camerino a provare tutto il provabile), organizzazione viaggio… partenza! Tutto questo per farla breve ^^

1-valigia

Per quanto riguarda la questione viaggio e treni e affini mi sono affidata alla mia compagna di viaggio, decisamente più pratica di me che in treno ci sono salita una volta in tutta la vita (facciamo due se contiamo andata e ritorno..).

Vicenza-Milano per iniziare; Milano-Chambery per continuare e finire, una meraviglia avere il Tgv diretto!!

Partenza da casa ore 11 con il diluvio universale arrivo ore 20 con un sole meraviglioso ^^

ah… dimenticavo… il giorno…Giovedì 29 luglio!

Come dicevo, eccitazione alle stelle data dall’evento, dal primo viaggio autonomo verso l’estero, da… insomma, da tutto!!

E’ stata un’emozione rivedere Flo (la sposa) dopo tutto quel tempo, saranno stati più di 4 anni che ormai ci sentivamo solo per mail e lettera… cara ragazza! Ci è venuta a prendere insieme alla sorella e al di lei fidanzato che avevano già organizzato la serata di festeggiamenti prima di andare a casa loro come ospiti! Serata meravigliosa, quante chiacchiere… (cioè… loro chiacchieravano io mi concentravo a provare a capire qualche parolina qua e là)

P7290015

 

Parentesi… sono gentilissimi i francesi, ed educatissimi. Sempre pronti a farti sentire a tuo agio,  a stare attenti che tu sia a posto… cioè, ci sono venuti a prendere, ci ospitavano ci hanno addirittura offerto la cena e in più anche un regalino di benvenuto? Ma dai… sono tutti fuori di testa! eheh

 

Venerdì – vigilia del matrimonio

Di per sè è stata una giornata tranquilla per noi… ce la siamo goduta a stare insieme alla sposa, a conoscere i suoi parenti, a rincontrare lo sposo e conoscere i suoi di parenti (circa un migliaio… approssimando per difetto). Abbiamo raggiunto nel primo pomeriggio il luogo del matrimonio: un bellissimo Chalet a Combloux, in Savoia… praticamente a poca distanza del Monte Bianco P7300056. E qui abbiamo passato la giornata a gironzolare per i sentieri, fare qualche passeggiata e così via, una giornata tranquilla e piacevole… e il sole non ci ha mai abbandonato. La sera invece siamo state invitate ad assistere alle ultime prove per il matrimonio… oh… era già emozionante allora!! A quanto pare eravamo pure famose: noi due più un altro ragazzo arrivato quella sera eravamo la “delegazione italiana”, dovevamo esserci, ehehe… tutti che sapevano di noi, e se anche non lo sapevano ci pensava il prete a presentarci ( tanto più che ci ha chiesto di dare una mano e di prendere noi l’elemosina il giorno dopo durante la cerimonia).

 

Sabato – il grande giorno

E così è arrivato anche il giorno del matrimonio, sembra un niente che erano 4 anni prima e che avevano in mente di sposarsi… forse… in un prossimo futuro! E la giornata è stata decisamente piena.. si è cominciato a mezzogiorno a prepararsi ( dopo un piccolo pic-nic) pronti poi per le foto di rito a casa dello sposo.

Mamma mamma… che belli erano! Belli… e innamorati! E la nostra sposina più incantevole che mai non smetteva un secondo di preoccuparsi degli altri invece di pensare almeno per una volta a se stessa .P7310080 E’ andato tutto benissimo: la cerimonia, il rinfresco, la serata… è stato tutto anche troppo breve alla fine! Festeggiato con champagne, mangiato francese e conosciuto gente meravigliosa con cui sto cercando di tenere i contatti ( ok sì… io non parlo francese loro non parlano inglese… ma in qualche maniera ci si arrangia ^^ )

Peccato poi sia arrivata la sera (o meglio il giorno… quasi ) e ci sia toccato abbandonare e salutare tutti quanti.

La partenza il giorno dopo era fissata abbastanza presto al mattino, un peccato non poter salutare ancora gli sposi ( loro volevano ma… insomma… alla mattina presto della prima notte di nozze…? Ehm…. anche no!! ) ma in compenso c’erano gli altri della famiglia che ci hanno accompagnato a prendere il treno… ore 9 della domenica – giorno di ritorno

E anche qui si sono dimostrati fantastici; ci hanno organizzato gli orari dei treni, si sono alzati presto (sempre che siano andati a dormire) per accompagnarci, hanno fatto chilometri per portarci in stazione e ancora ringraziavano loro noi di essere andati? Sono Matti Questi Francesi!!

E così abbiamo ripreso il treno e siamo tornate a casa, anche qui P8010100 con una lunga giornata di viaggio, senza contare un po’ di ritardi vari ed eventuali e le corse in stazione Milano: penso di dover ancora recuperare il polmone che ho perso in quel momento. Avventura breve ma è stata pur sempre una grande avventura… iniziata e condotta e finita nel migliore dei modi… uhm.. forse la prima di una lunga serie? Chissà!!

 

Ah… dimenticavo un capitolo importante però…

Le Mont Blanc – la vera ossessione dei francesi

P7310061 Veramente un ossessione…

Il monte Bianco sarà anche bello, è vero! Ma è pur sempre un monte… ed è bianco (se io vedessi una montagna piena di neve per tutto l’arco dell’anno penso che cadrei in depressione).

Lo vedono dalla mattina alla sera ogni giorno dell’anno eppure.. lo guardano sempre! Lo venerano, lo amano, lo adorano, lo mostrano agli amici (sì… è una cosa da mostrare agli amici), lo piazzano in ogni fotografia perchè in ogni momento del giorno è diverso (oh, è rosa! oh, è giallo! oh, c’è la luna! oh, guardate, un alieno! ) e a quanto pare non se ne stancano mai! Contenti loro…

 

Per le foto complete (sono mie grazie… non si tocca –_^) potete andare qui

^^

 

 

lunedì 10 maggio 2010

Rogazione parte seconda – le uova

Cosa sono queste maledette uova della rogazione?

A parer mio una cosa magnifica!

Spiego.

Tutta la rogazione è una grande e immensa tradizione che si è evoluta con gli anni: ha cambiato motivazione (da pagana a religiosa, da benedizione a preservazione dai mali, …), ha aggiunto particolari, ha “detto” cose diverse.. ma sostanzialmente è restata sempre la stessa, e forse è proprio questa particolarità che la rende speciale per noi!

E altro punto fondamentale è come ad una tradizione ve se ne aggiungano altre, minori, ma che insieme servono a rendere la cosa più completa. Esempi? beh, piccole cose, come il fatto che ogni anno le stesse persone si trovino alla stessa ora, oppure che sempre nei stessi posti ci siano sempre gli stessi che distribuiscono dal latte per la colazione al vino per tirarsi un po’ su; oppure ancora al fatto che al Lazzaretto (il momento di ritrovo principale per la colazione) ogni famiglia abbia alla fine il suo posto, e lì sai chi troverai. Ma anche che in un qualche momento della giornata passerà un piccolo aereo giallo a sorvolare tutti quanti. Potrebbero sembrare piccole cose, è vero, ma l’insieme ne fa una più grande.

E a queste piccole “consuetudini” si aggiungono quelle più grandi, una delle quali è proprio L’UOVO DELLA ROGAZIONE.

Rogazione3a E’ tradizione prepararli il giorno prima del giro, sono uova soda decorate che poi, al giro, al Lazzaretto verranno distribuite. Attenzione però… c’è un criterio, è la ragazza che lo dona all’uomo, l’uomo può chiedere, ma non è detto che gli arrivi. E’ un simbolo di fecondità, di gioia, di amore (per questo simbolismo credo proprio che sia una tradizione molto vecchia) non per nulla il più bello o quello che si decora a mano lo si dovrebbe dare alla persona amata. Questo dono dell’uovo è una risposta al dono del cucco (donato dall’uomo invece a San Marco), e giusto per far faticare gli uomini ancora un po’ la schermaglia si risolve al pomeriggio quando l’uomo dovrebbe donare una coroncina di larice alla donna, per abbellirsi prima di tornare in paese.

Romantico vero? (peccato che ormai le coroncine è meglio farsele, ad aspettare l’uomo si rischia di aspettare a lungo :-P)

Ma torniamo all’argomento uovo! Come si fa a farlo?

Ogni famiglia ha la sua maniera, non per nulla nessuno viene uguale ad un altro. La questione di base è però l’utilizzo di sostanze naturali come erbe, fiori e frutta anche se ora si utilizza anche qualche altro materiale.

Io come le faccio?

Semplice, intanto bisogna disporre di uova (di gallina di base, ma anche ecco le uova di enryquelle bianche di oca fanno un bell’effetto, o le piccoline di quaglia sono ottime), poi meglio perdere un po’ di tempo a raccogliere delle erbe, trifogli, erba di campo, tarassaco (anche i fiori) e tutte quelle a foglia piccola che si trovano in questo periodo nei campi. Se si ha tempo sarebbe bene metterli a distendere e sotto pressa di un libro magari per una notte. Dopo volendo si può usare la carta velina (di vari colori) e del colorante naturale in polvere. Ah, dimenticavo, bisogna preparare delle pezzette di stoffa (straccio bianco) e del filo.

Come si fa… si prende l’uovo crudo e lo si bagna nell’acqua (ma lo si può anche spennellare con un po’ di albume) e ci si applicano sopra le erbe con le foglie ben distese e aderenti all’uovo, meglio non esagerare con la quantità, bastano due o tre, giusto per creare una sorta di disegno. A questo punto le si può rotolare in mezzo a pezzetti di carta velina (di vari colori tagliuzzata) stando attenti che non si stacchino le erbe, poi posizionare l’uovo sulla pezza bianca e a scelta aggiungere dell’altra carta  velina, dei fiori, delle bucce di cipolla (io uso la buccia delle cipolle rosse e di quelle gialle… sono ottime) e un po’ di colorante in polvere.

A questo punto avvolgere la pezza con tutto all’interno intorno all’uovo, e legare con uno spago in modo che resti chiusa… ma non troppo forte da rompere l’uovo.  Fatte tutte bisogna metterle in acqua fredda in una pentola e far bollire per una decina di minuti, in modo da cuocere le uova. Lasciar raffreddare l’acqua e recuperare le vostre creazioni (magari usando un guanto… quello viene utile per non colorarsi le mani)

Immag0046

 

Et voilà… Fatto!!